BlogSicilia – 13 dicembre 2017
Le nomine erano state poi revocate sulla base di un parere legale chiesto dalla Regione a seguito del conflitto di attribuzione sollevato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Ma, secondo il giudice che li rinviò a giudizio, la revoca non avrebbe fatto venire meno il dolo della condotta, considerato che la marcia indietro arrivò solo dopo che la Corte dei Conti accese i riflettori sulle nomine. Lombardo è difeso dall’avvocato Massimo Motisi, Scimemi dall’avvocato Nino Caleca.
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