21 Marzo 2020

“Nomine e favori ai medici” scagionato l’ex assessore Russo

Live Sicilia - 4 ottobre 2018

Secondo l’Accusa, sarebbero emerse alcune irregolarità nella condotta dell’ex assessore Russo, tornato in magistratura dopo l’esperienza in politica, che dispose la nomina con un decreto. Nel corso dell’interrogatorio Russo, difeso dall’Avvocato Massimo Motisi, rigettò tutte le accuse e spiegò che le scelte adottate non erano state prese per favorire alcun medico. La decisione di chiudere le due unità a Taormina e al Vittorio Emanuele e di istituire quella all’ospedale Garibaldi era stata presa solo per puntare su un ospedale che aveva maggiori requisiti strutturali e organizzativi.

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Repubblica

21 Marzo 2020

Incidenti sul lavoro, due condannati per la morte di un operaio. Assolti tre funzionari Enel

La Repubblica - 29 marzo 2017

I tre funzionari di Enel Distribuzione, assistiti dall’Avvocato Massimo Motisi, erano accusati di aver violato, nell’ambito dell’appalto commissionato alla Ceit, la normativa in materia di sicurezza omettendo controlli sui mezzi impiegati dalla ditta appaltatrice.
Il giudice, accogliendo le tesi dei difensoridei funzionari Enel e della società ha riconosciuto la legittimità dell’operato di Enel Distribuzione e dei tre funzionari assolvendoli con la formula “per non aver commesso il fatto”.

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21 Marzo 2020

Donna morta dopo il parto inchiesta archiviata sui medici

Live Sicilia - 4 aprile 2016

Inchiesta archiviata.

Non ci fu responsabilità dei medici della clinica Demma nel decesso di una donna di 41 anni, morta subito dopo il parto.

Il giudice per le indagini preliminari Giuliano Castiglia ha archiviato il procedimento a carico dei dottori Maurizio Capuano (difeso dall’Avvocato Massimo Motisi), Vincenzo Agrifoglio (avvocato Nino Caleca), James Cucinella (avvocato Roberto Ferrara), Giuseppe Catalano (avvocati Francesco Crescimanno e Roberta Pezzano), Maria Marotta (avvocato Vitale Giambruno), Alessio Di Pasquale, Rosalia Di Benedetto, Salvatore D’Alessandro, Salvatore D’Angelo (avvocato Gloria Lupo) e Paola Castrense Liliana Napoli (avvocato Giovanni Di Benedetto).

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21 Marzo 2020

I terreni dell’eremo di Tagliavia tornano alla Curia. Il tribunale revoca il controllo giudiziario

La Repubblica - 17 luglio 2018

Dice l’Avvocato Massimo Motisi, che assiste Monsignor Michele Pennisi: “La revoca dell’amministrazione giudiziaria ci riempie di soddisfazione perché dimostra come l’Arcivescovo di Monreale abbia operato in maniera incisiva e determinante per rompere qualsiasi pericolo di infiltrazione mafiosa. È stato infatti nominato un nuovo rettore, individuati nomi di eccellenza per comporre il nuovo consiglio degli affari economici e presi accordi con la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte”.

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Filo diretto Monreale

21 Marzo 2020

Monreale, incidente sul lavoro due condanne e quattro assoluzioni

Live Sicilia – 29 marzo 2017

I tre funzionari di Enel Distribuzione, assistiti dall’avvocato Massimo Motisi, erano accusati di aver violato, nell’ambito dell’appalto commissionato alla Ceit, la normativa in materia di sicurezza omettendo controlli sui mezzi impiegati dalla ditta appaltatrice. Il giudice, accogliendo le tesi dei difensori dei funzionari Enel e della società ha riconosciuto la legittimità dell’operato di Enel Distribuzione e dei tre funzionari assolvendoli con la formula “per non aver commesso il fatto”.

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21 Marzo 2020

Caso Marcatajo. Arresti domiciliari per l’ingegnere Francesco Cuccio

La Repubblica – 26 marzo 2016

Il mese scorso, il tribunale del riesame aveva fatto cadere l’aggravante di mafia. Adesso, l’ingegnere Francesco Cuccio, arrestato nell’inchiesta che ha visto coinvolto l’avvocato Marcello Marcatajo, va agli arresti domiciliari. Il gup Lorenzo Iannelli ha accolto l’Istanza dei suoi legali, gli avvocati Massimo Motisi e Giuseppe Pinella, ritenendo attenuate le esigenze cautelari.

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21 Marzo 2020

Omicidi Sceusa e Bruno, per loro nessuna cerimonia «li ho uccisi con le mie mani, non pagavano il pizzo»

MeridioNews -19 giugno 2018

Nessun ricordo ufficiale per i delitti avvenuti nel 1991 a Capaci e nel 1997 in corso Calatafimi a Palermo. Né una targa. E di questi imprenditori che non si piegarono al racket mafioso delle estorsioni non restano oggi che le loro storie di (stra)ordinaria civiltà.

Non se la sente di parlare neppure l’Avvocato che all’epoca rappresentò i familiari dei due fratelli Sceusa, Massimo Motisi, i cui ricordi, a distanza di tutto questo tempo, sembrano essere sbiaditi.

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21 Marzo 2020

Falsi contratti Enel, bollette fasulle per 150 vittime: quattro anni al mago della truffa

Palermo Today - 21 marzo 2017

I clienti avrebbero pagato le bollette della corrente, convinti di aver lasciato l’Enel e di essere passati con una società tedesca. I soldi – circa un milione e mezzo – sarebbero però finiti nelle tasche di quattro presunti truffatori, che adesso sono stati condannati.

Falsi contratti Enel, bollette fasulle per 150 vittime: 4 anni al mago della truffa.

Nel processo, l’Enel – che avrebbe continuato a fornire energia elettrica a clienti che pagavano invece la presunta banda – si è costituita parte civile, con l’assistenza dell’Avvocato Massimo Motisi: il giudice ha disposto che il danno patito dall’azienda venga quantificato in sede civile.

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21 Marzo 2020

“Archivio dati illegittimo”, chiesto di nuovo il processo per Genchi

La Repubblica - 16 marzo 2016

Torna in udienza preliminare la vicenda di Gioacchino Genchi accusato di abuso d’ufficio e detenzione di materiale informatico attinente alla violazione della privacy.
L’imputato, assistito dagli avvocati Fabio Repici e Massimo Motisi, ha sempre sostenuto la legittimità del mantenimento dei dati, sia perché fornivano uno strumento investigativo insostituibile utile per incrociare elementi in tempo reale, sia perché le procure che si erano avvalse delle consulenze di Genchi non avevano mai chiesto la restituzione.

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21 Marzo 2020

Telimar, un buco da 136 mila euro. Così sparivano i soldi dei soci

Live Sicilia - 30 maggio 2018

Il Tribunale monocratico ha condannato a otto mesi di reclusione l’ex dipendente del circolo, Giovanni Tarantino, e Guido Oliva che, secondo, l’accusa lo avrebbe aiutato ad appropriarsi di 136.995 euro. A tanto ammonta la cifra che gli imputati dovranno risarcire con una provvisionale immediatamente esecutiva al circolo, rappresentato dal presidente Marcello Giliberti che si è costituito parte civile con l’assistenza dell’Avvocato Massimo Motisi.

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